Quando si parla di seduta psicologica, uno degli aspetti più importanti è la riservatezza.
La fiducia tra paziente e Psicologo è fondamentale e sapere che le proprie informazioni personali e sensibili sono protette è essenziale per riuscire ad instaurare tale fiducia. Ma cosa significa realmente riservatezza in Psicologia? Inoltre, come vengono gestite tutte le informazioni strettamente confidenziali del paziente?
Perché la riservatezza è così importante?
Immagina di andare dal tuo Psicologo e di dover raccontare i tuoi pensieri più intimi, le tue paure, le tue preoccupazioni. Per poter fare questo, devi sentirti sicuro che tutto ciò che dici rimanga tra te e il tuo terapeuta.
Questa fiducia è alla base della relazione terapeutica.
Creare un ambiente sicuro
Un ambiente protetto permette al paziente di aprirsi e riuscire quindi ad affrontare questioni personali senza timore di giudizi o di conseguenze negative. Questa caratteristica è determinante per esplorare i problemi più profondi e trovare soluzioni efficaci.
Come viene garantita la riservatezza?
Tutti gli Psicologi iscritti all’albo della propria Regione seguono un codice deontologico molto rigoroso, che pone la riservatezza come uno dei principi fondamentali. Il codice stabilisce che tutte le informazioni personali dei clienti/pazienti debbano essere trattate con estrema discrezione. Ma non è solo una questione di etica: esistono anche leggi specifiche che regolamentano la gestione e la protezione dei dati personali, come il GDPR in Europa.
Archiviazione sicura delle informazioni
Le informazioni dei pazienti vengono archiviate in modo sicuro. Questo può significare cartelle cliniche protette da password, archivi fisici chiusi a chiave o l’uso di crittografia per i dati digitali. Tutto questo per garantire che solo le persone autorizzate abbiano accesso a questi dati.
Confidenzialità della seduta Le sessioni terapeutiche si svolgono in un ambiente privato, dove nessuno può ascoltare le conversazioni. Questo non solo garantisce la riservatezza, ma permette anche ai pazienti di sentirsi a loro agio nel condividere dettagli personali.
Condivisione limitata delle informazioni
Le informazioni sui pazienti vengono condivise solo con il consenso esplicito del paziente stesso o in situazioni specifiche previste dalla legge. Ad esempio, se il paziente rappresenta un pericolo imminente per sé stesso o per altri, lo Psicologo potrebbe essere tenuto a informare le autorità competenti.
Quando la riservatezza può essere interrotta?
Ci sono alcune situazioni in cui la riservatezza deve essere interrotta per proteggere il cliente o altre persone. Ad esempio, se lo Psicologo ritiene che il paziente possa rappresentare un pericolo per sé stesso o per altri, è tenuto ad intervenire. Allo stesso modo, in risposta a mandati di comparizione o altre richieste legali, lo Psicologo potrebbe dover rivelare alcune informazioni, ma sempre limitandole al minimo necessario.
Comunicazione e trasparenza
Una buona pratica è quella di discutere fin dall’inizio con il cliente le politiche di riservatezza. Gli Psicologi informano tutti i propri pazienti su come verranno gestite le loro informazioni e su eventuali eccezioni alla riservatezza. Questo viene poi formalmente fatto anche attraverso moduli di consenso informato, che i pazienti firmano prima di iniziare la terapia.
Il Ruolo del paziente
È importante che i pazienti sappiano di avere diritti riguardo alle proprie informazioni personali. Ad esempio, possono chiedere di vedere le proprie cartelle cliniche, correggere eventuali errori o chiedere che certe informazioni vengano rimosse. Sentirsi informati e consapevoli su come vengono gestiti i propri dati può aumentare la fiducia nel processo terapeutico.
Conclusione
La privacy e la riservatezza non sono solo aspetti legali ed etici, ma sono i pilastri su cui si basa l’intera pratica della terapia. Sapere che le proprie informazioni siano al sicuro, permette ai pazienti di aprirsi completamente e di lavorare in modo efficace sui propri problemi. Se hai dubbi o domande su come il tuo Psicologo gestisca le informazioni personali, non esitare a chiedere. La trasparenza e la comunicazione aperta sono fondamentali per costruire una relazione terapeutica forte ed efficace.
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